Cicatrici ipertrofiche, cosa sono e quali sono le cause
Le cicatrici ipertrofiche sono particolari cicatrici, derivanti come risultato del processo di guarigione messo in atto dalla pelle in seguito ad un trauma o ad un intervento chirurgico. Nel caso in cui l’organismo produca un’eccessiva quantità di tessuto cicatriziale, la cicatrice si espande aumentando di dimensione.
Questo processo innesca la formazione delle cicatrici ipertrofiche che nascono per un eccesso di produzione di collagene da parte dei tessuti coinvolti nella guarigione delle ferite. Queste cicatrici insorgono tra la quarta e l’ottava settimana dalla guarigione di una ferita infetta (o sottoposta a trauma).
Col passare del tempo la cicatrice ipertrofica potrebbe avere una regressione spontanea e scomparire, tutto ciò è rintracciabile con un apposito esame istologico.
Possibili rimedi alle cicatrici ipertrofiche
Esistono varie cure per le cicatrici ipertrofiche ed ogni medico dopo un attento studio del caso saprà valutare la soluzione più adatta. La cura per la cicatrice ipertrofica necessita di trattamenti specifici, a seconda che essa sia ancora in fase attiva o abbia raggiunto la sua completa stabilizzazione. Nel caso delle cicatrici cheloidi, delle forme aggravate di cicatrici ipertrofiche, i risultati dei trattamenti sono piuttosto blandi in quanto la cicatrice è difficilmente reversibile.
Nel caso delle cicatrici ipertrofiche un possibile rimedio consiste nell’applicazione locale di gel, creme o cerotti. Tra i più utilizzati abbiamo i gel a base di silicone o prodotti contenenti quercetina e Vitamina E. I rimedi più utilizzati per la cura delle cicatrici ipertrofiche sono:
- il cortisone: limita la formazione della fibrosi. I farmaci a base di cortisone possono essere assunti anche tramite iniezione
- crioterapia: è un trattamento esterno e prevede la cura con l’utilizzo del ghiaccio, che distrugge il tessuto cicatriziale
- la radioterapia è riservata ai casi più gravi di cicatrici ipertrofiche e si esegue laddove i precedenti trattamenti non abbiano avuto i risultati desiderati
- chirurgia: è il rimedio più drastico e prevede l’escissione completa della cicatrice, solo nel caso in cui sia completamente stabilizzata
- dermoabrasione: viene praticata un’anestesia locale e successivamente il medico rimuove la cicatrice
- cauterizzazione: terapia che prevede la distruzione della cicatrice mediante sostanze caustiche, calore o elettricità
Le cicatrici cheloidi
La cicatrice cheloide si distingue da quella ipertrofica in quanto non è reversibile spontaneamente. I cheloidi sono profonde lesioni cicatriziali che si formano sulla pelle in seguito ad ustioni, traumi o ferite. Queste tipologie di cicatrici tendono ad espandersi notevolmente sulla pelle anche nelle zone limitrofe alla ferita. Le cicatrici cheloidi sono caratterizzate da :
- colorito rosso intenso
- assenza di follicoli piliferi
- trama irregolare e consistenza della cicatrice piuttosto gommosa
I principali rimedi per curare le cicatrici cheloidi prevedono iniezioni di cortisone, laserterapia o iniezioni d’interferone. Anche l’applicazione di fogli di silicone o la crioterapia possono rivelarsi rimedi efficaci.